Una bella storia di recupero del territorio, di riscoperta dell’antico vitigno Baratuciat e di olivicoltura “eroica”.
Leggi l’articolo completo su Laboratorio ValSusa.
-
-
L’alba dei vitigni viventi
Il Piemonte è la regione più ricca di storie di viti antiche date per perse e poi recuperate. I nomi sono curiosi, a volte onomatopeici, come Becuét o Avanà, Nocchianello o Slarina, Preveiral o Gros Blanc. Sono vini e vitigni antichi e rari, recuperati grazie alla passione e allo studio di vignaioli e ampelografi.
Leggi l’articolo completo su La Stampa. -
Il baratuciat: la riscoperta di un vino bianco della val Susa
Il baratuciat: la riscoperta di un vino bianco della val Susa
-
Il mio “Baratuciat” coltivato ai piedi della Sacra di S. Michele
Qualcuno ne parla come del primo Bianco della val di Susa. E’ il Baratuciat, il vino che nasce ai piedi della Sacra di San Michele, ad Almese, di cui le prime notizie risalgono alla seconda metà dell’Ottocento. Ci crede Giuliano Bosio dell’azienda Agriforest.
Leggi l’articolo completo su La Stampa. -
Baratuciat, il bianco della Val di Susa Setoso ma con un finale amarognolo
Il Baratuciat è il vino bianco autoctono coltivato nella collina morenica di Almese, che non ha evidenziato alcuna corrispondenza genetica con altri vitigni dell’Italia nord occidentale, e dai sentori di mela verde.
Visualizza l’articolo completo su Italia a Tavola.